martedì 25 ottobre 2016

L'impossibilità di una crescita infinita in un pianeta di dimensioni finite

Questo post é dedicato ai cattocomunisti di mmerda, utili idioti, portatori d'acqua al pozzo di satana, dato che
  • negano l'esistenza di una sovrappopolazione sul pianeta terra
  • negano l'esistenza di una bomba demografica africana
  • negano gli effetti nefasti del climate change
  • negano che la sovrappopolazione s'intreccerà indissolubilmente con i problemi di climate change
  • negano l'utilità per l'Africa di una rigida politica di controllo delle nascite
  • narrano la fiaba che il XXI secolo porterà pace & prosperità per il genere umano


Che il XXI secolo probabilmente non sarà foriero di pace e prosperità per l'umanità, é possibile intuirlo già oggi, pur essendo ai primi decenni del secolo, é sufficiente querare un po' su google e rintracciare ed incrociare una serie d'informazioni, per inferire grosso modo, quali seri rischi, oscurino l'orizzonte del XXI secolo.
  • sovrapopolazione del pianeta Terra
  • climate change causato dalla produzione massiva d'energia con carburanti fossili (dal I,II,III mondo)
  • scioglimento degli idrati di metano in Siberia, meccanismo incontrollabile a positive feedback
  • gas ad effetto serra già rilasciati, per i quali occorrono tempi lunghi per essere riassorbiti naturalmente.
  • Il fatto che nel mondo vi siano continenti in diverso stadio di sviluppo socioeconomico non é un problema, ma un'opportunità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Pasqua#Prime_colonizzazioni
Esistono evidenze euristiche nella storia, come ad esempio quello che accadde sull'Isola di Pasqua, che é un'ottima metafora del pianeta Terra all'inizio del XXI secolo. Bomba demografica e risorse scarse a cui aggiungere il problema del cambiamento climatico indotto da deforestazione, guerra, morte e distruzione. La storia dell'isola é stata ragionevolmente ricostruita dagli archeologi, é coerente con le tesi distopiche, esposte nel rapporto the limits to growth- Rome's club. 

Nel 1972 fu pubblicato il rapporto -the limits to growth- un'analisi creata su una simulazione al computer World3, il modello predice l'avvento di uno scenario distopico entro cento anni dalla data di divulgazione (1972) quindi entro circa il 2072. Se il tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo sul pianeta Terra saranno raggiunti, in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni (2072=100+1972). Il risultato più probabile sarà un declino improvviso ed incontrollabile della popolazione e della capacità industriale. Teoricamente sarebbe possibile modificare i tassi di sviluppo per ottenere una condizione di stabilità ecologica, economica che sia sostenibile anche nel lontano futuro. Lo stato di equilibrio globale dovrebbe essere progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano soddisfatte, con uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.

http://collections.dartmouth.edu/published-derivatives/meadows/pdf/meadows_ltg-001.pdf https://en.wikipedia.org/wiki/The_Limits_to_Growth https://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_sui_limiti_dello_sviluppo

Che non esista una crescita infinita, nonostante il mercato pushi bisogni indotti o sempre più rarefatti, é un dato ben conosciuto da tutti gli economisti. E' noto da tempo, che le risorse siano scarse e suscettibili d'impieghi alternativi e concorrenti. Così come é noto che la tecnologia e l'innovazione distruggono più posti di lavoro di quanti ne creino. L'apertura di nuovi mercati o la soddisfazione di nuovi bisogni, sono opportunità di sviluppo per l'economia di mercato. I mercati gradualmente vanno in saturazione con una dinamica di una curva logistica, avendo poi tassi di sviluppo nulli al seguito del rinnovo del venduto, sempre che il consumo sia consolidato e non rimosso nel tempo. 

Sorge una domanda: ma i mercati ossia i bisogni sono infiniti?! 
No!, i servizi e/o prodotti modificati, migliorati, nuovi, sono ottimizzati e/o innovano con rivoluzioni anche kuniane, ma alla fine della fiera sono sempre i brevetti la base di ogni attività d'impresa per sostenere un prodotto od un servizio!. Brevetti che sono frutto di ricerca e sviluppo applicata da aziende che devono superare la Dimensione Ottima Minima (grandi aziende) per usare la tecnologia come fattore di competitività e non come un fattore di produzione. Sopratutto i brevetti possono derivare dall'applicazione di nuove leggi fisiche (ad esempio Meccanica Quantistica = elettronica di consumo & informatica) provenienti dalla ricerca pura. Tuttavia, é noto a chiunque sia sano di mente: i brevetti hanno vincoli fisici, ambientali, demografici, legali, economici, politici, sociali, militari, talvolta persino etici, che non possono essere evitati.


Soylent Green é film del 1973 prodotto appena un anno dopo l'uscita del rapporto "the limit to growth". E' evidente che nel 197x Hollywood era alla ricerca di plot catastrofici ad impatto roboante sul pubblico, assolvendo ad una funzione sociale (Definizione SciFi di Gernsback) nel destare le coscienze su futuri scenari, sceneggiando rapporti scientifici di notevole interesse!. Soylent Green penso che sia l'unico film dove si faccia indirettamente cenno al climate change, con il calo delle rese agricole, scarsità di risorse (energetiche, acqua, prodotti alimentari) e sovrapopolazione. Sfortunatamente la sceneggiatura é un po' incoerente: nella trama non c'é alcun riferimento a cosa contemporaneamente starebbe succedendo in Africa, in Asia, a causa di questi bisogni primari insoddisfatti!. Inoltre la società e le persone appaiono troppo pacifiche e sottomesse, senza rivolte o flashpoint o disordini pubblici.
https://en.wikipedia.org/wiki/Soylent_Green
http://www.veoh.com/watch/v91869717QpBgKnqy


Watch Soylent Green (1973, Richard Fleischer) in Entertainment  |  View More Free Videos Online at Veoh.com
Nonostante le evidenti carenze logiche della sceneggiatura del plot, Soylent Green é IMHO forse l'unico film di Hollywood che provi a combinare il trinomio [climate change + scarsità di risorse(energia,acqua,beni primari) + sovrapopolazione] senza introdurre uno scenario post-nucleare (da scontro Patto di Varsavia vs NATO) come invece fanno le saghe Mad Max oppure Fuga da NYC/Los Angeles. Dal 1970s sino al 1990s il tema del cambiamento climatico é stato ignorato, i temi della guerra fredda e la caduta della cortina di ferro, poi hanno dominato la ribalta internazionale e cinematografica.

Nel 1990 fu fondato IPCC-Intergovernmental Panel on Climate Change, organizzazione formata da molti stati nazionali per studiare il clima, effettuare previsioni e stimare impatti del cambiamento climatico. Per adesso l'organizzazione ha prodotto molti reporti, tutti disattesi dalla politica e dagli stati nazionali, dato che essendo accordi volontari con la finanziarizzazione delle quote di gas ad effetto serra, de facto Kyoto é stato inefficace rispetto alla crescita dei gas ad effetto serra. Molte sono le critiche fatte da fisici, climatologi ai rapporti dell'IPCC: tra le piu' gravi ci sono quelle di una sottovalutazione dei dati. I grafici delle rilevazioni spesso hanno indicato crescite esponenziali, che gli scienziati dell'IPCC (sotto controllo politico) hanno però interpolato con funzioni lineari e non esponenziali. Nei modelli IPCC al momento non c'é alcuna stima sugli impatti degli idrati di metano, che si stanno sciogliendo in Siberia a causa del climate warming. https://en.wikipedia.org/wiki/Intergovernmental_Panel_on_Climate_Change http://www.ipcc.ch/publications_and_data/publications_and_data_reports.shtml



Questa conferenza del 2013 illustra le notizie drammatiche sullo scioglimento della Groenlandia 
https://www.youtube.com/watch?v=9euZ6q4bEKs

Documentario in YouTube prodotto dai climatologi sul tema della bomba degli idrati di metano, materiale mai passato nei giornali o nelle redazioni o nelle tv italiane!. 
https://www.youtube.com/watch?v=m6pFDu7lLV4

Nel 2004 é stato sfornato un film distopico-catastrofico sul tema del climate change, un classico delle produzioni hollywoodiane con tanti effetti speciali in digitale: l'alba del giorno dopo https://it.wikipedia.org/wiki/The_Day_After_Tomorrow_-_L%27alba_del_giorno_dopo


Il film é incentrato sia sul blocco della corrente del golfo quanto su mega-supercelle meteoreologiche stazionarie di bassa temperatura, che determinano una nuova era glaciale. E' ovviamente un plot fuori contesto storico, dato che la tendenza mondiale é quella di un riscaldamento, non di un raffreddamento. Tuttavia qualcosa nel film é attuale, anche se é molto esagerato, vediamo cosa: E' certamente vero che nella storia del pianeta terra, sia già accaduto uno stop della AMOC a causa (probabilmente) di un terremoto in nord america, che permise all'acqua dolce dei grandi laghi americani, d'irrompere nell'oceano atlantico, deviando la AMOC 

E' credibile ipotizzare un blocco della Corrente del Golfo?! 


, quando accadrà nuovamente il blocco della AMOC sarà causato probabilmente sia dagli impatti del polo nord ice free + dall'acqua dolce proveniente dal melting della Groenlandia. Già oggi ingenti flussi d'acqua dolce + sostanziali variazioni al rialzo di temperatura del mare del polo nord & minore salinità, stanno già impattando nel nord atlantico, dove giace il potente motore termoalino della corrente del golfo (la cui salinità al momento é costante) ma la sua portata d'abissamento nella AMOC si é ridotta di un -30%. Il blocco della corrente del golfo causerà pesanti ricadute nell'Europa del nord, dove é attesa una canadizzazione del clima in autunno ed inverno, all'interno di un contesto mondiale di un clima in surriscaldamento.

http://mashable.com/2015/03/24/gulf-stream-slowdown-study-tipping-point/ http://nsidc.org/arcticseaicenews/charctic-interactive-sea-ice-graph/
http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2004/05mar_arctic/
http://www.reportingclimatescience.com/news-stories/article/melting-arctic-sea-ice-accelerates-methane-emissions.html

 Altro elemento del film -the day after tomorrow- sono delle supercelle fredde stazionarie?! Mah... detto in due parole le supercelle sono una boiata hollywoodiana, il mondo é in surriscaldalmento ed ipotizzare una tendenza al raffreddamento é da malati di mente!. Tuttavia quello che é indubbiamente vero, é che il climate change sta cambiando i JET STREAM, poiché si riducono i gradienti termici in alta quota, i jet stream perdono potenza: sia i cicloni quanto gli anticicloni, tendono a rimanere incollati per lungo tempo in una zona geografica, cambiandone il clima ed impattando sulle rese agricole



 Mega uragani e super blisters in un prossimo futuro?! 

, parte dell'energia dell'uragano Katrina é stata imputata proprio al climate change. Eventi estremi, come tornado ed uragani, probabilmente colpiranno con maggiore intensità essendoci più energia nell'atmosfera. Inoltre questi eventi impattano anche in zone dove non erano soliti formarsi, a causa della maggiore energia nell'atmosfera e per il cambiamento dei Jet Streams, che determinano aree cicloniche & anticicloniche stagnanti, che collidono violentemente anche nel mediterraneo, in quanto già oggi ne stiamo osservando i primi timidi segni
  1. http://www.repubblica.it/cronaca/2012/11/28/news/taranto_tromba_d_aria_sull_ilva_gru_vola_in_mare_disperso_un_operaio-47642197/ 
  2. http://www.meteoweb.eu/2015/07/tornado-venezia-e-stato-un-f2-con-venti-ad-oltre-180kmh-le-spaventose-foto-dei-danni-e-un-disastro/468351/
  3. http://www.quotidianodipuglia.it/taranto/nubifragi_e_tromba_marina_salvataggi_in_acqua_e_fuga_dalle_spiagge/notizie/1506910.shtml
  4. http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/15_agosto_01/temporale-colpisce-firenze-salta-l-acquedotto-alberi-caduti-3b0d9124-3879-11e5-9cc0-216c8951f79f.shtml
  5. http://www.meteoweb.eu/2015/08/allerta-meteo-squall-line-nel-basso-tirreno- violenti-temporali-verso-calabria-e-sicilia-rischio-tornado-live/486900/ 
  6. http://scienzenotizie.it/2015/09/23/tornado-in-toscana-segnalati-danni-a-vada-nei-pressi-di-rosignano-solvay-016122
  7. http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2015/10/04/news/temporale-e-tromba-d-aria-in-citta-strade-chiuse-e-auto-distrutte-1.12203809
  8. http://www.meteoweb.eu/2016/02/i-dati-dello-scirocco-di-ieri-in-calabria-136kmh-a-cosenza-113kmh-a-reggio-la-protezione-civile-e-stato-un-uragano/642904/
  9. http://www.lanazione.it/arezzo/violenta-grandinata-e-vento-a-velocit%C3%A0-record-telefoni-dei-vigili-del-fuoco-intasati-1.2342832

 Nel 2007 sempre sull'onda dei rapporti IPCC, é stato prodotto un docufilm per la Tv "Il clima che verrà". L'opera ha un tono apparentemente ansiogeno, disegna una distopia dal buon profumo, che però é inconsistente sotto i denti del telespettatore, vediamo il perché!.
 S'ignora il fatto che in Asia da tempo ci sia una rincorsa agli armamenti. S'ignora che esistano vistosi problemi di sovrapopolazione, si finge di non sapere che non esista una proliferazione nucleare tattica in Asia. Se l'Asia é un grande continente, non si può supporre che l'Asia non abbia a soffrire cambiamenti climatici, che inducano shock idrici e/o alimentari, allagamenti & migrazioni per danni da climate change!.
Nel docufilm non c'é nessun riferimento alle implicazioni per climate change sulla Corrente del Golfo e/o alla conseguente canadizzazione del clima nord europeo. Mentre invece il Polo Nord e Groenlandia si squagliano come granite la Corrente del Golfo rallenta! La risorsa é una distopia inconsistente, sottostima in modo ampiamente lacunoso ogni tipo di dinamica ed interazione umana negativa. Il docufilm appare MOLTO RASSICURANTE PER IL TELESPETTATORE, dato che non immagina nessuna probabile guerra nel Mediterraneo oppure in Asia. E' poi paradossale che per il docufilm NON ESISTA LA BOMBA DEMOGRAFICA AFRICANA, dando per scontato nel docufilm, che i popoli africani potranno migrare pacificamente in Europa, risolvendo così ogni loro problema!. 

Come sia stato possibile generare un documentario sul climate change, ignorando le possibili guerre, quando la storia narra che la guerra é una costante della storia umana, é sinceramente una vistosa pesante deficienza del docufilm!.

 La Storia, severa maestra di vita, insegna che le migrazioni purtroppo, sono sempre state sinonimo di guerra: 
  1. L'impero Romano dal 166dc cercò di gestire il problema della migrazione di barbari, prima con guerre locali sulle frontiere, poi pagandoli per non farli emigrare, quindi fu costretto a scontrarsi perdendo la guerra nel 476dc il risultato fu che l'impero romano fu distrutto dalle migrazioni dei barbari. https://it.wikipedia.org/wiki/Invasioni_barbariche
  2. I cinesi nel 1211dc erano molto più numerosi dei mongoli, tuttavia finirono sottomessi e governati dai mongoli, a causa di una migrazione di un piccolo popolo nomade che era migrato all'interno dell'Asia. https://it.wikipedia.org/wiki/Gengis_Khan#Invasione_della_Cina 
  3. In Sud Africa arrivarono gli europei nel 1486dc immediatamente i sud africani finirono schiavizzati oppure emarginati (dopo varie guerre europee sul suolo africano, che non giovarono alle popolazioni locali per recuperare l'indipendenza) i sud-africani finirono segregati in casa propria, sino al 1994 https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_Sudafrica#La_colonizzazione_olandese_e_l.27occupazione_britannica 
  4. I pellirossa di fronte ai primi pellegrini del 1620dc furono tolleranti e li aiutarono, poi già dal 1776dc (dichiarazione d'indipendenza USA) in poco tempo i pellirossa non furono più in grado di contrastare o gestire l'immigrazione europea, talché i pellirossa finirono tutti morti ammazzati (1894dc) oppure emarginati nella loro terra. https://it.wikipedia.org/wiki/Colonizzazione_europea_delle_Americhe#Colonizzazione_dell.27America_settentrionale https://it.wikipedia.org/wiki/Padri_Pellegrini https://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_indiane 
  5. Gli aborigeni australiani nel 1788dc, non furono in grado di gestire l'immigrazione europea, talché gli aborigeni finirono tutti morti ammazzati oppure emarginati nella loro terra. https://it.wikipedia.org/wiki/Australiani_aborigeni#Prima_della_colonizzazione 
  6. I palestinesi nel 1947dc (e poi gli stati vicini), non furono in grado d'arginare la migrazione ebraica in Palestina. Oggi i palestinesi sono divisi in due stati e nei giorni dispari lanciano missili artigianali su Israele, mentre nei giorni pari si beccano le bombe al fosforo degli israeliani. https://it.wikipedia.org/wiki/Israele#Storia_dello_Stato_di_Israele 
    Se la storia c'insegna che le migrazioni sono sinonimo di guerra, perché nel XXI secolo le migrazioni dall'Africa e/o in Asia, dovrebbero portare pace e prosperità al genere umano, se é sempre stato l'esatto contrario?! 
Nel 2012 il Pentagono nel suo libro bianco sulla Sicurezza Nazionale ha evidenziato il Climate Change come fattore strategico che moltiplicherà le minacce in futuro. L'ammiraglio D.Titley direttore della task force sul cambiamento climatico è un oceanografo dell'Us Navy e spiega che il climate change è reale. E' un evento reale e misurabile: innalzamento degli oceani, incremento della temperatura, dallo scioglimento dei ghiacciai sia sulle montagne, dal melting del Polo Nord e Polo Sud e dallo scioglimento della Groenlandia. Tempeste ed Uragani molto più violenti, bombe d'acqua, che cambiano anche la distribuzione delle piogge in un area geografica. Tutti fatti misurabili che indicano un chiaro trend: ii surriscaldamento del pianeta Terra, causato dall'emissione di gas da attività antropiche per il consumo di carburanti fossili. Per la marina militare americana, è ovviamente molto più rilevante l'aspetto della salita del livello del mare: molti porti ed infrastrutture, finiranno sott'acqua e non più utilizzabili se non si faranno investimenti. Nel mondo ci saranno Nazioni che saranno destabilizzate, migrazioni e guerre, epidemie, carenza di acqua potabile e risorse ecc... il climate change è per il Pentagono un moltiplicatore di minacce!

Il problema del climate change non é un problema animalista, non é un problema climatico o meteorologico, non é un problema di coscienza civica/ambientale!. Alla natura non interessa se la taiga diventerà steppa, se la tundra diventerà taiga, se il livello dei mari saliranno con l'acqua salata che s'infiltrerà nelle falde acquifere e se nel permafrost si scioglieranno incontrollabili volumi di gas ad effetto serra, con gli oceani che saliranno d'acidificazione!. 

Per essere efficace (contro le emissioni incontrollabili che sono alimentate da positive feedback in Siberia) l'umanità dovrebbe ridurre in senso assoluto le proprie emissioni, puntando su una politica di riconversione industriale (da parte di tutti I,II,III mondo) al ciclo del solare termodinamico + economia dell'idrogeno. Invece, il mondo sta facendo crescere le emissioni con l'accordo di Parigi, continuando ad usare energie fossili. 

Poiché il pianeta é popolato da esseri umani, questi sono soliti interagire tra loro per ragioni economiche, politiche, ambientali, militari, ideologiche, religiose... in ultima analisi quindi gli effetti del climate change saranno una seria questione: economica, politica e militare!. 


  • impatti diretti a causa del climate change con eventi climatici estremi, sulle città ed infrastrutture e quindi sulla necessità di riallocare risorse finanziarie (che sono scarse e suscettibili d'impieghi alternativi e concorrenti), su nuove e vistose esigenze a discapito di priorità di ordine inferiore. 

  • impatti diretti a causa del climate change con variazioni climatiche (salita del mare, cambio di clima, scomparsa dei ghiacciai, rilascio in siberia d'idrati di metano a positive feedback) con incisioni negative sulla produzione agricola, calo della fertilità delle terre, assottigliamenti delle riserve d'acqua dolce e crescenti necessità d'energia (e dell'accesso alle sue fonti) per mitigare questi problemi causati dal clima. 

  • impatti diretti a causa del climate change sull'accesso dai mercati alle risorse vitali (energetiche, alimentari, idriche) scarse, da parte di una umanità in sovrappopolazione sulla Terra. E' ovvio che i bisogni primari insoddisfatti, probabilmente faranno detonare collisioni violente di popoli sulla Terra, per imporre una diversa redistribuzione delle vitali risorse scarse. 
Google e YouTube sono preziose risorse, che indicizzano conferenze in italiano, sul tema WWIII e climate change. 
  • Conferenza del dr. Angelo Tartaglia 28 ottobre 2013 al Politecnico di Torino: l'impossibilità di una crescita infinita in un pianeta con dimensioni finite.



  •  Questa é una conferenza del professor Mearsheimer di Chicago, predice nella sua teoria una WWIII tra Cina vs USA 


 Pur essendo un brillante scienziato, IMHO nella sua interessante teoria non contempla il ruolo del climate change, non prende in considerazione il ruolo dell'India, dell'Europa, della bomba demografica Africana, oppure che posizione avranno i petrolarabi (seduti su fantastiliardi di dollari) nonché cosa potrebbe accadere in Iran e nel Bangladesh per ragioni di climate change.


Climate Wars: What People Will Be Killed For in the 21st Century. A lecture by dr.Harald Welzer (2014)

  •  Questa conferenza é del 22 aprile 2015 sul tema -climate change e giornalismo- 


  •  Questa conferenza del 2016 al Palazzo Ducale -La terza guerra mondiale a pezzi, dove si combatterà-

  •  Ice Free Arctic? Thom Hartmann with Prof Peter Wadhams (June 2016) 

  •  Underground methane bubbles in Siberia (July 2016) 
  •  Infine, una recente conferenza del Climatologo-comunicatore Luca Mercalli sul climate Change.



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Podcasting sulle guerre del cambiamento climatico http://www.climate-change-wars.tk